torna indietro

La Compagnia “La Paranza”

Presenta

 

AJE MATER MEA

(Ch’io vengo a te cantare)

 

Appunti per il viaggio del pellegrino che per devozione parte da una immaginifica città di mare e percorre la via dei Sette Santuari che lo conducono dalle Sette Sorelle.

Per tradizione queste Madonne vengono chiamate (Sorelle, Mamme o Figliole) intese come: Vergini, Madri, Sorelle, Spose, ma anche come Terra, orto, casa, sole, luna e poi ancora: Fiume o Mare in cui perdersi, navigare, viaggiare, per poi tornare o in ultimo come Grotta o Caverna dove si è nati e dove si intende tornare.

Queste cose sembrano enormi, irraggiungibili, sempre più grandi per chi canta o danza che invece è piccolo.

La tendenza quindi è quella di  arrampicarsi sempre più in alto fino al sole  e quindi alla Figliola per cullarsi fra le sue braccia, tutto ciò perché ci sono tre cose che ci prendono: La  Madre, il Sesso e la Morte ed esse entrano l’una nell’altra.

Alla fine è chiaro che tutto si capovolge come l’alto e il basso  come il maschio che canta come se fosse femmina e viceversa; come S Michele e il Diavolo e come la sorella Nera e Brutta che si scopre essere la più bella o infine come chi canta a Loro che è sempre Piccolo e Presente. 

In questo ipotetico percorso, ci piacerebbe far emergere quella che è la nostra profonda radice universale che lega e unisce i popoli senza distinzioni di razza o pelle di religione e tradizione e che fa convergere tutte le vie in un unica GRANDE ARTERIA vitale: LA FEDE.

                                                                        Nando Citarella

   

L’organico per questo spettacolo è composto da

Musici, Cantori e Danzatori

e varia da un minimo di 4 a un massimo di 10 elementi.

 

I costumi sono curati da Nathalie Leclerc.

 

Le Musiche vanno dai primi del 1200 fino ai nostri giorni e sono sia d’autore che della tradizione popolare.

 

La messa in scena è curata da Nando Citarella.