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DANIELE UBALDI
Giornalista del Giornale dell'Umbria

Un successo sotto ogni profilo. E’ quello ottenuto da “Mozart al chiaro di Luna”, ovvero “Otto serenate mozartiane, interpretate alla maniera del cantastorie da tre cantanti-attori con voce naturale, raccontate da un fine dicitore e accompagnate da Piccolo concertino strumentale”.

L’evento ha avuto luogo lunedì sera all’Eremo delle Fate in località Licina, ideale cornice per la manifestazione, per gentile concessione dei padroni di casa, Anna e Giorgio Marini.

Lo spettacolo, della durata di un’ora circa, prende vita da un’idea di Giandomenico Curi e Nando Citarella, grosso esponente della tradizione popolare e della musica dell’Italia centrale e meridionale. Le più belle musiche di Mozart vengono riproposte in chiave napoletana, alla maniera dei cantastorie. L’accostamento, sia pur azzardato, ha riscosso ampi consensi da parte dei molti spettatori accorsi alla manifestazione, fra i quali anche l’assessore alla Cultura del Comune di Spoleto Giorgio Flamini. “Non ci sono confini tra il classico ed il popolare – ha commentato l’assessore a fine spettacolo – abbiamo assistito a qualcosa di fantastico”.

Con “Mozart al chiaro di Luna” si è presentata ufficialmente al pubblico l’associazione culturale “Gulliver”, alla cui vicepresidente Cinzia Stella si deve in gran parte la realizzazione dell’evento.

Un ringraziamento particolare va anche all’associazione culturale “Musici artis Umbria” di Egidio Flamini, oltre a “La Paranza”, l’Imaie e il “Casale musicale Campaneschi”.

 

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